Presento qui in via sintetica le linee programmatiche che intendo realizzare nei prossimi sei anni, costituite da proposte sviluppate con un occhio di riguardo per la concreta fattibilità e la sostenibilità finanziaria. Tra queste un posto di rilievo è riservato alle due finalità primarie dell’Università di Pavia, didattica e ricerca, e la parola chiave deve essere qualità.
Per garantire e migliorare ulteriormente la qualità della didattica e l’attrattività a livello nazionale e internazionale, sono necessari nuovi investimenti mirati a livello di promozione, di incentivazione della docenza, di innovazione, di creazione e adeguamento di opportuni spazi di lezione e studio, senza dimenticare il tema fondamentale del diritto allo studio.
Per elevare la qualità della ricerca, il primo obiettivo sarà quello di garantire condizioni ottimali per tutti, a partire da quelle di finanziamento, anche interno, favorendo la produttività e l’attrazione di fondi da bandi competitivi, promuovendo e incentivando le linee di ricerca di tutte le aree dell’Ateneo e puntando con forza sull’interdisciplinarità. Particolare attenzione verrà data alla creazione di opportunità per i giovani, a partire dal dottorato di ricerca e dai passi successivi verso il consolidamento della posizione lavorativa.
Tutto questo andrà integrato all’interno di un’organizzazione e di un sistema di supporto amministrativo agile ed efficiente, che sappia valorizzare le competenze, semplificare gli adempimenti burocratici e ridurre il carico amministrativo.
Le ricadute in termini di trasferimento culturale, scientifico, tecnologico e di trasformazione produttiva delle conoscenze e dei risultati della ricerca andranno opportunamente favorite e promosse, così come le azioni volte ad aumentare il livello e il coinvolgimento di tutta la comunità verso una maggiore internazionalizzazione. In quest’ottica, avrà un ruolo centrale il rapporto con il territorio e con le varie realtà presenti, a partire da quello con il sistema sanitario, coi collegi, con enti, fondazioni e aziende. Andrà inoltre valorizzato – e, dove necessario, recuperato – il nostro grande patrimonio architettonico e culturale.
Per realizzare intenti tanto ambiziosi, è fondamentale mettere al centro le persone, perché è sempre il capitale umano a fare la differenza. Affinché questo sia possibile devono essere assicurate le migliori condizioni di lavoro e studio a 360 gradi, a partire dalla garanzia di pari opportunità, inclusione, motivazione, confronto e partecipazione. L’obiettivo in questo senso è costruire un forte senso di identità e di appartenenza, come è giusto che sia in una vera e propria comunità come la nostra.